Calorimetria indiretta: per una dieta efficace e personalizzata
Calorimetria indiretta: un esame indispensabile per conoscere il metabolismo basale e programmare una dieta personalizzata corretta
L’esame della calorimetria indiretta è fondamentale per raggiungere i massimi benefici della dieta
Solo conoscendo il metabolismo basale di un soggetto si può calcolare la soglia calorica minima della dieta per:
- evitare di rallentare troppo il metabolismo
- andare incontro ad un dimagrimento eccessivo
- compromettere la massa muscolare
L’esame della calorimetria indiretta è fondamentale per raggiungere i massimi benefici della dieta.
Si tratta di un test che dura 20 minuti. Misura il cosiddetto “metabolismo basale”, quel valore che indica la quantità di calorie richieste dall’organismo, a riposo e dopo almeno 6 ore di digiuno, per mantenere le funzioni fisiologiche vitali.
Grazie alle informazioni che l’esame della calorimetria indiretta fornisce, si potranno stilare diete personalizzate ed efficaci.
Calorimetria indiretta: a cosa serve
Da alcuni mesi lo studio si è dotato di una macchina che si chiama calorimetria indiretta in maniera tale da completare il ciclo e il cerchio metabolico per lo studio del soggetto.
Con questo apparecchio si sottopone il paziente ad un esame che permette di:
- calcolare le calorie che il paziente consuma a riposo
- analizzare in maniera scientifica il substrato metabolico che il paziente utilizza dopo un periodo di digiuno e di riposo di 6 ore
Questo esame è fondamentale per il dietologo per sapere non solo come impostare la dieta ma, soprattutto, per conoscere il reale stato metabolico del soggetto.
La colorimetria indiretta fornisce risultati validi universalmente riconosciuti.
Come si svolge l’esame con la Calorimetria Indiretta
L’esame è molto semplice e assolutamente non invasivo. Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino e viene coperto con un canopi in plexiglass trasparente per isolarlo dall’ossigeno atmosferico.
Inoltre indossa un casco ventilato.
Il soggetto respira ossigeno quindi che entra da una valvola. L’aria espirata viene portata alla macchina che analizzerà la quantità di ossigeno e di anidride carbonica prodotta dal paziente. Questi valori saranno indicati sul monitor.
Il report indicherà:
- il metabolismo basale
- cosa (grassi e carboidrati), in quel momento di riposo, il paziente sta utilizzando come fonte energetica
Il risultato reale non sarà quello della singola misurazione indicata sullo schermo. L’esame dura infatti 20 minuti ed il risultato sarà dato dalla media dei 20 minuti che il paziente rimarrà in quella posizione.
I risultati della Calorimetria Indiretta
I risultati ottenuti con la calorimetria indiretta sono dati molto importanti per il dietologo ed indicheranno:
- quante calorie, a riposo, e dopo almeno 6 ore di digiuno, il soggetto consuma
- la percentuale di grassi e la percentuale di carboidrati che il paziente, a digiuno da sei ore, brucia a riposo, fornendo esatte indicazioni se il paziente sia in grado di metabolizzare o no la massa grassa
Qualora il risultato evidenzi che la persona non sia in grado di metabolizzare la massa grassa, il medico avrà una informazione fondamentale nella stesura di un piano nutrizionale adeguato. Dovrà infatti tenere presente che il soggetto tenderà ad accumulerà qualsiasi alimento grasso il paziente potrà mangiare.
Ecco perché questo esame è un esame dirimente laddove il paziente non riesca più, nonostante segua una dieta, a perdere peso.
Ma se il dietologo nutrizionista non sa quale sia il substrato metabolico che il soggetto sta utilizzando a riposo e a digiuno, non potrà neppure dare indicazioni corrette dal punto di vista dietologico e nutrizionale.
Questo è il motivo per cui mi sono dotato di una macchina così costosa e sofisticata.
Nella mia pluriennale attività ho visitato molti pazienti che, nonostante stessero già seguendo una dieta che in teoria sembrava perfetta ma non riuscissero a perdere peso.
Ciò accade perché sono metabolicamente “inchiodati”. La causa potrebbe essere che hanno già fatto parecchie diete e stanno magari anche facendo attività fisica ma nel momento o nel modo sbagliato.
Concludendo, se il nutrizionista non conosce quale substrato metabolico e quante calorie il paziente sta consumando a digiuno, non potrà neppure essere sicuro su quale sia il tipo di dieta più indicata per quel paziente.
Questo macchinario consente al dietologo e nutrizionista di stendere un piano nutrizionale corretto, basandosi su un metodo scientifico per personalizzare la dieta.
Ecco perché è importante affidarsi ad un nutrizionista che abbia la capacità e gli strumenti adeguati a stilare una dieta:
- appropriata al proprio metabolismo
- che possa combinare in maniera equilibrata l’apporto di nutrienti e il consumo energetico giornaliero
Calorimetria indiretta e claustrofobia
Non ci sono problemi per le persone che soffrono di claustrofobia perché il medico è sempre presente durante l’esecuzione dell’esame. Il casco è infatti realizzato con plexiglass trasparente che, quindi, permette al paziente di vedere l’ambiente circostante e ben sopportare questo esame.
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