L’origine alimentare della spossatezza e della stanchezza

La difficoltà di concentrazione può essere determinata anche da un regime alimentare inappropriato.

Come è bene noto l’attività fisica ha la capacità di stimolare le endorfine, sostanze che hanno un impatto positivo sul nostro sistema nervoso in quanto forniscono sprint e maggiore concentrazione.

Questa capacità è propria anche di alcuni cibi ad alto contenuto di grassi e di zuccheri in quanto vanno a stimolare la produzione di oppioidi: tuttavia l’assunzione di questi alimenti ha la controindicazione di determinare un picco di insulina ed una successiva ipoglicemia e questo determina esattamente l’opposto in quanto il risultato finale è svogliatezza, spossatezza, mancanza di lucidità, difficoltà di concentrazione.

Un’alimentazione sbagliata porta quindi non solo all’assunzione di peso, ma ad una stanchezza diffusa e all’incapacità di prendere decisioni.

La dieta per combattere la stanchezza diventa quindi indispensabile per tutte le persone che ogni giorno devono prendere decisioni (manager, dirigenti, imprenditori) e che hanno la necessità di restare lucidi e “sul pezzo”.

La combinazione tra dieta equilibrata e attività fisica consente di recuperare la prontezza necessaria ad affrontare le sfide quotidiane che richiedono concentrazione, problem solving, resistenza allo stress.

La dieta per combattere la stanchezza è molto utile specie nei momenti dove i carichi di lavoro aumentano e dove è necessario mantenere la concentrazione mentale.

Studio Paolo Accornero – specialista in regimi alimentari per contrastare l’affaticamento – Via Saffi 7 Milano – tel. 02/480.00.454.