Il concetto di well being applicato all’alimentazione

I disturbi alimentari nascono da un approccio all’alimentazione troppo incentrato sulla perdita di peso.

Nell’ultimo congresso mondiale sul tema dei disordini alimentari tenutosi a Londra (eating disorders) è emerso che, negli ultimi 10 anni, le persone che hanno seguito diete senza alcuna base scientifica hanno assunto peso anziché perderlo.

Quali sono le cause e i rimedi di questa tendenza ad ingrassare?

L’organismo ha un meccanismo finalizzato ad assumere peso e quando si fa una dieta non bisogna perdere peso ma perdere grasso e questo passa non dalla diminuzione della quantità di cibo dal miglioramento della qualità del cibo che ingeriamo: a questo va aggiunta una buona attività fisica.

Senza questo assunto si dimagrisce all’inizio ma poi, con il tempo, venendo meno le motivazioni (alcune diete improvvisate sono basate su un regime alimentare monotono impossibile dal mantenere nel lungo periodo) ci si lascia andare e si mangia di più, contando sul fatto che comunque si sono persi dei chili e che quindi non si tornerà mai al peso di partenza: nulla di più sbagliato visto che poi in breve tempo non solo si riprende il peso originario ma addirittura lo si supera!

Alla base di una dieta ci deve essere la volontà di volersi bene non l’ossessione di raggiungere un peso forma: bisogna quindi applicare il concetto di well-being anche all’alimentazione per non perdere costanza ed assumere cibi salutari e non semplicemente ipocalorici.

Per non perdere la motivazione a dimagrire è quindi necessario rivolgersi ad un buon nutrizionista che sappia indicare non solo il regime alimentare da seguire ma anche i cambiamenti degli stili di vita necessari.