Mangiare fino a scoppiare: cause e cura
L’appetito compulsivo richiede per essere curato un approccio multidisciplinare.
Buttarsi sul frigo mangiando fino a scoppiare: è purtroppo un comportamento frequente tra le persone obese o in sovrappeso.
I pazienti che sviluppano questo comportamento riferiscono di agire in questo modo in maniera irrefrenabile come per compensare l’insoddisfazione per la loro vita:si sentono tristi, depressi, annoiati e soli.
In realtà, oltre all’appagamento iniziale, questo abbuffarsi senza freni produce un senso di depressione ancora più forte, acquito dal senso di colpa per aver mangiato così tanto, magari a tarda notte.
Non deve affatto stupire una cosa del genere: dietro alla fame compulsiva vi sono meccanismi psicologici e chimici complessi e spesso questi attacchi di fame nervosa hanno per oggetto i dolci e i cibi grassi che vanno a stimolare il sistema degli oppiodi e pertanto danno transitoriamente lo stesso effetto di una droga e come le droghe creano appunto dipendenza.
Come si fermano gli attacchi di fame nervosa?
L’appetito compulsivo (cosi viene definito questo tipo di ricerca incontrollata di cibo) è un disturbo del comportamento alimentare e si basa sul fatto che determinati cibi agiscono sulle aree cerebrali del piacere e della ricompensa andando a stimolare la sintesi di dopamina, una sostanza che ha un importante effetto gratificante.
Spesso chi è soggetto ad attacchi di fame nervosa segue una rigida dieta e le abbuffate diventano uno strappo alla regola, una sorta di premio per aver digiunato: un’alternanza di quasi digiuno e mangiate senza limiti può avere conseguenze negative per tutto l’organismo.
Per fermare gli attacchi di fame nervosa è necessario rivolgersi ad un nutrizionista che collabori con uno psicologo:il Dr. Paolo Accornero si avvale della consulenza psicologica per seguire i soggetti dove i disturbi emozionali appaiono più radicati.
Questi soggetti sviluppano infatti una tendenza a compensare le tensioni di carattere emotivo con un’alimentazione famelica e incontrollata ed il Dr. Paolo Accornero, che è costantemente aggiornato sull’argomento (partecipa regolarmente i corsi dell’associazione ABA) è il professionista più adatto a seguire i pazienti affetti da questo tipo di disordini alimentari.