Modificare il regime alimentare in andropausa

Migliorare l’alimentazione consente di affrontare meglio i cambiamenti ormonali in atto nell’organismo maschile oltre una certa età.

Perchè andare dal nutrizionista quando si entra in andropausa?

I motivi sono diversi, per iniziare occorre fare chiarezza su che cosa sia l’andropausa (o menopausa maschile).

L’ingresso di un uomo in andropausa avviene a età diverse e non è facile da individuare perché rispetto alla donna che va in menopausa (e che sperimenta l’interruzione del ciclo mestruale) l’uomo non manifesta alcun nessun aspetto visibile chiaro.

I sintomi dell’andropausa possono essere riassunti così:

perdita di libido
diminuzione della massa muscolare
aumento del deposito di grasso a livello addominale
eccessiva stanchezza

Questi sintomi vengono spesso sottovalutati e possono erroneamente essere associati genericamente allo stress mentre il principale elemento scatenante l’andropausa è la perdita progressiva di testosterone e questo ha una grande importanza sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista psichico.

Quando si manifestano i sopra elencati sintomi la cosa migliore da fare è consultare un medico che si occupi in maniera specifica dell’argomento come un nutrizionista per andropausa poiché una buona nutrizione in questo delicata fase consente di ridurre il rischio di alterare ulteriormente il quadro ormonale del paziente.

Una cattiva alimentazione ha infatti l’effetto di amplificare i sintomi dell’andropausa, generando ancor più disagio nel paziente: un nutrizionista per andropausa evita quindi i rischi per la salute connessi alle diete fai-da-te.