Come prevenire l’insorgenza di molti tipi di cancro mangiando

Le raccomandazioni che arrivano dalle ricerche mondiali per la prevenzione del cancro

Studi scientifici dimostrano che le persone che hanno la pancetta sono più propense a contrarre malattie, compresi i tumori

Ormai è dimostrato, al punto che è stato coniato un nuovo termine, “TOFI” (Thin Outside, Fat Inside), ovvero magro fuori e grasso dentro.

I processi infiammatori che favoriscono il tumore

Linee guida mondiali per prevenire il cancro con l’alimentazione

Il grasso nella pancia è patologico perché si deposita all’interno degli organi viscerali e crea dei processi infiammatori che favoriscono lo sviluppo delle cellule tumorali (il fattore chiamato IGF1).

Come avviene questo processo infiammatorio

Quando nasciamo le cellule grasse arrivano a un certo punto e si moltiplicano, dopo di che non si moltiplicano più. Quindi, quando noi assumiamo grasso lo mettiamo all’interno della cellula adiposa. Che la cellula adiposa abbia grasso è giusto (perché funziona da “magazzino”). Ma se si continua a mangiare male e a produrre grasso, la cellula si saturerà e il grasso andrà a depositarsi all’interno degli organi soffocando la cellula.

Come reagisce l’organismo umano per difendersi da questo meccanismo

Manda i macrofagi, cellule che distruggono le cellule morte ma che non bruciano i grassi. Così loro stessi si “ingolfano” di grasso, muoiono, arrivano altri macrofagi che cercano di mangiare quelli morti. Questo è il processo che porta all’infiammazione cronica.

Il grasso viscerale aumenta anche la resistenza insulinica. Siccome l’insulina è un fattore di crescita antitumorale, si aumenta una resistenza insulinica dell’organismo umano nel produrre più insulina per quella determinata quantità di zucchero che entra, per cui, se c’è un tumore, cresce di più.

Non è che l’aumento del grasso addominale crea il tumore: è un facilitatore per molti tipi di tumori.

Molto più del consumo di carne rossa. Gli unici studi accettati a livello mondiale dimostrano che il consumo di carne rossa può incidere solo sul tumore al colon.

Un problema sottovalutato, invece, è il consumo di alcool che aumenta tantissimo l’incidenza di tumori e di cui si parla ancora troppo poco.

Si sta facendo fa una battaglia spietata sulla carne rossa ma nessuno purtroppo dice che l’alcool è più cancerogeno della carne rossa.

E nessuno dice anche che le persone più alte hanno un 10% di possibilità in più di sviluppare tumori. Questo perché l’altezza vuol dire maggiore GH e siccome i tumori crescono chi è più alto avrà maggiori possibilità. Ovviamente non vuole assolutamente dire che una persona alta abbia la certezza di sviluppare un tumore ma semplicemente che aumenta il rischio.

Infine, naturalmente, ci sono le cause genetiche.

Statisticamente chi è più alto ha più tumori, chi ha grasso nella pancia può svilupparli di più, chi è più basso ne ha di meno, chi mangia la carne rossa è più facile che abbia tumore al colon.

Chi beve l’alcool ha probabilità maggiori di essere colpito da una serie di tumori mentre chi fa una buona attività fisica (e questo è stato scientificamente dimostrato) ha sicuramente un vantaggio su questo tipo di tumori:

  • al colon retto;
  • alla mammella;
  • all’endometrio.

Nelle università danesi e dei olandesi si sta approfondendo proprio questo aspetto sull’importanza dell’attività fisica per prevenire i tumori: l’attività fisica viene infatti considerata alla base dello star bene.

Ci sono tre tipi di ricerche sull’attività fisica:

  • solamente aerobica
  • aerobica e anaerobica
  • anaerobica

per vedere quale sia la migliore.

Sicuramente quello che si sa è che con l’attività fisica diminuisce il grasso a livello muscolare (che è quello che aumenta la resistenza insulinica). La resistenza insulinica aumenta e di conseguenza ci saranno maggiori probabilità di avere processi infiammatori.

Quello che consiglio sempre è di svolgere sia attività fisica aerobica (camminata veloce, corsa 3/4 volte alla settimana) che pesi, due volte alla settimana. Questo perché i pesi lavorano sugli zuccheri e aumentano la massa muscolare. Più la massa muscolare è sviluppata più il metabolismo aumenta e brucia.

Dal 2007 ad oggi si è visto che, a differenza di quello che si pensava prima, l’attività fisica è fondamentale non solamente per la prevenzione dei tumori ma anche per prevenire lo sviluppo di metastasi nelle persone che hanno già avuto tumori.

Si tratta di un dato scientificamente provato: se le previsioni di un decesso dovuto a tumore è morire dopo due anni, facendo attività fisica la probabilità di vita raddoppia, cioè gli anni diventeranno quattro.

Ma il grosso problema è che le cure di un tumore con metastasi obbliga a sottoporsi a chemioterapie che porta a debolezza.

Le raccomandazioni che arrivano dalle ricerche per la prevenzione del cancro tramite una dieta corretta:

  • cercare di non avere grasso nella pancia. Si può infatti essere magri addosso ma avere la pancetta
    muoversi di più;
  • evitare cibi con un elevato contributo calorico perché sono quelli che si trasformano rapidamente in zucchero
  • limitare il consumo di carne (non più di 500 grammi alla settimana) inclusi anche gli affettati;
  • zero alcool o al massimo una quantità davvero limitata (un bicchiere di vino per le donne, massimo due per gli uomini)
  • usare meno sale (già noto per favorire le malattie cardio-vascolari, ma che in realtà vale anche per i tumori).

Prevenire molti tipi di tumore con i giusti cibi e un’alimentazione corretta è quindi possibile.

Il consiglio è affidarsi ad un medico nutrizionista con competenze oncologiche.

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