L’importanza di un approccio nutrizionale e psicologico
Ansia + stress = difficoltà a mantenere un regime alimentare corretto
Grazie al Diploma in Psicoterapia posso supportare i pazienti sostenendoli da un punto di vista emotivo. Questo è un passaggio fondamentale, importantissimo sia per iniziare la dieta, ma soprattutto per il mantenimento della dieta nel tempo
La scelta del cibo dal punto di vista psicologico
La scelta del cibo non è sempre dettata da un meccanismo puramente nutrizionale anzi, molto spesso, la scelta del nostro alimento è legata alla nostra parte psichica e in maniera specifica, alla quella parte che noi definiamo parte di ricompensa o di consolazione.
Sappiamo che il nostro organismo è regolato da una serie di ormoni e sappiamo che uno di questi, uno dei più importanti, è il cortisolo. Il cortisolo è detto anche l’ormone dell’ansia o dello stress.
Ora, il cortisolo è un ormone che è particolarmente alto alla mattina, quando ci svegliamo, e poi tende ad abbassarsi durante il pomeriggio e la sera.
L’influenza del cortisolo sulle scelte alimentari
Questo ormone influenza tantissimo le nostre scelte dal punto di vista alimentare.
Quando ci svegliamo al mattino generalmente siamo particolarmente in tensione perché abbiamo davanti una giornata di lavoro piena di impegni, ecc..
Capita quindi che non avvertiamo il senso di fame, che non abbiamo voglia di mangiare.
Questo comportamento alimentare è già il primo errore: non mangiare la mattina non va bene. Il parto del mattino, da un punto di vista metabolico, è il pasto più importante.
Ma, se abbiamo il cortisolo alto alla mattina, non abbiamo voglia di mangiare.
A mezzogiorno spesso siamo di corsa, siamo impegnati o con la mente siamo concentrati su altro e quindi il cortisolo rimane alto. Ancora una volta possiamo non aver voglia di mangiare o mangiamo una cosa frugale.
Cosa accade verso sera?
Il cortisolo verso sera scende, e questo ci porta ad avvertire il senso di fame. Se la nostra fame è concentrata soprattutto nelle ore pomeridiane e serali possiamo dedurre che abbiamo un problema di cortisolo. Il calo di cortisolo ci porta inoltre a scegliere quei cibi appaganti che si trasformano velocemente in zucchero e grasso come pane, grissini, crackers, biscotti, formaggi, cioccolato, ecc.
Sono tutti i cibi che vengono influenzati dallo stato dell’ansia e dal cortisolo.
Quindi la scelta di questi cibi che, come detto sono cibi che si trasformano rapidamente in zucchero e grasso, vanno a stimolare la dopamina che, a livello centrale, è quell’ormone della gratificazione.
Vero è che questo meccanismo porta il nostro cervello ad essere più tranquillo, ma nello stesso tempo sappiamo che l’utilizzo di cibi che si trasformano rapidamente in zucchero grasso, se non è compensato da una buona attività fisica, porta l’organismo umano a mettere su peso.
Ancor di più soprattutto se vengono mangiati la sera. Questo va ad inibire alcuni ormoni metabolici che alla sera sono particolarmente attivi.
Per concludere, quindi, è molto importante, quando noi andiamo da un nutrizionista per stendere un piano alimentare, che il medico si informi sullo stato psicologico del soggetto.
Se lo stato psicologico del soggetto è improntato all’ansia o alla tensione nervosa, avremo una maggiore propensione a mangiare determinati cibi piuttosto che altri.
Questo è un passaggio fondamentale, importantissimo sia per iniziare la dieta, ma soprattutto per il mantenimento della dieta nel tempo.
INFORMAZIONI & PRENOTAZIONE VISITE
Chiedi maggiori informazioni o PRENOTA SUBITO una
VISITA CON IL NUTRIZIONISTA Dott. PAOLO ACCORNERO
CHIAMA l’Assistenza Pazienti al numero +39 02 48000454
SCRIVI UN’EMAIL
oppure COMPILA il FORM della PAGINA CONTATTI