Contrastare l’obesità controllando l’appetito
Solo una terapia medica accurata può contrastare gli effetti di un alimentazione incontrollata determinata da cause psicologiche.
La motivazione che spinge le persone verso il cibo è sempre più legata alla componente emozionale poiché giorno d’oggi, il cibo ha assunto un aspetto gratificante e motivante mai raggiunto prima con conseguenze sulla capacità di controllo dell’appetito devastanti.
Le ricerche hanno messo in evidenza che la vera motivazione per chi si nutre in maniera eccessiva è la ricompensa che si pensa di ricevere dal cibo in termini di piacere: uno stimolo fortissimo che è in grado di annullare la capacità di controllo dell’appetito di ogni individuo.
Normalmente è il sistema sensoriale che è deputato a valutare le potenziali fonti di cibo attraverso gli stimoli tattili, olfattivi, visivi e uditivi ed è quindi l’input sensoriale che sottende alla decisione di assumere o no cibo, determinando un naturale diminuzione del controllo dell’appetito.
Tuttavia alcuni sistemi cerebrali, attraverso complessi meccanismi biochimici, alimentano uno stato di appagamento dovuto all’assunzione di cibo, incrementando lo stimolo ad assumerne di più attraverso processo che determina il cosiddetto impatto edonico: il fenomeno è particolarmente evidente nelle persone in sovrappeso.
Questo perché alcuni cibi stimolano la produzione di particolari neurotrasmettitori (come la dopamina) che fornisce una sensazione di gratificazione e appagamento determinando un desiderio intenso di alimentarsi ulteriormente, facendo saltare ogni controllo sull’appetito.
La sensazione di piacere e di appagamento è maggiore proprio per i cibi che dovrebbero essere ridotti in una dieta ipocalorica come i dolci e gli alimenti ricchi di grassi.
Molte persone obese ricercano nei cibi la felicità, innescando un circolo vizioso che li porterà a essere sempre più grassi a causa di alcuni deficit nella loro vita quotidiana (relazioni affettive e sessuali insoddisfacenti), trasformando un esigenza di sostentamento vitale come l’assunzione di cibo in un meccanismo di appagamento fittizio: da qui le difficoltà d’intere fasce della popolazione nel controllo del proprio appetito.
La complessità della materia, rende necessario abbandonare l’idea che una dieta fai da te possa risolvere i problemi di obesità e detta la necessità di rivolgersi a un dietologo nutrizionista per sottoporsi a una terapia completa di riduzione del proprio peso che inglobi anche dei trattamenti per il controllo dell’appetito.
Dott. Paolo Accornero – specialista in nutrizione clinica – Via Saffi 7, Milano – tel. 02-480.00.454