Diversi studi sulla popolazione mondiale hanno dimostrato che l’80% delle persone che fanno una dieta, a distanza di un anno riprendono il loro peso iniziale. Anzi, addirittura alcuni lo aumentano.

E anche del restante 20%, il 90%, a distanza di due anni, riprende interamente il peso iniziale.

Quindi, su 100 persone che seguono una dieta, alla fine, quelli che riescono a mantenere il peso, a distanza di circa due/tre anni, rappresentano solamente il 2/3% della popolazione.

Perché accade questo?

Dobbiamo riflettere soprattutto da un punto di vista psicologico.

La riuscita di una dieta (cioè di mantenere nel tempo il peso raggiunto) dipende da alcuni obiettivi che il paziente si dà.

Il primo obiettivo deve essere un obiettivo sostenibile dal punto di vista psichico. Se una persona ha preso 10 kg in un periodo di tempo di quattro anni, non può pensare di perdere 10 kg di grasso nel giro di tre mesi di dieta.

Si può perdere 10 kg di peso, ma non 10 kg di grasso. E se perdiamo proteine perdiamo muscolo. Sappiamo che la perdita di muscolo è un fattore che aumenta in maniera eccessiva la fame. Ma non solamente la perdita di muscolo: c’è infatti tutta una cascata ormonale.

La perdita di muscolo è solo una delle cause.

Il secondo consiglio è quello di darsi degli obiettivi plausibili, che si possano mantenere nel tempo. Se siamo ingrassati di 10 kg nell’arco di quattro anni, dobbiamo cercare di perdere peso si, ma in maniera lenta e graduale e senza stare ad angosciarsi se in una settimana non si è perso neppure mezzo chilo. Il nostro organismo è, infatti, un sistema che lavora in un meccanismo di “risparmio”.

Se ad esempio si mangiano 700 calorie, ma metabolismo basale è di 1600, nel giro di quattro settimane si perde peso?

L’organismo non funziona così. Se così fosse si arriverebbe, a un certo punto, a un peso zero. Cioè il soggetto continuando a perdere peso, morirebbe. Cosa succede, quindi?

Si è visto che, man mano che il soggetto segue un’alimentazione ipocalorica, il metabolismo di base scende e rimane basso.

Questo è il meccanismo di difesa che il nostro corpo mette in atto.

Non dobbiamo dimenticare che siamo stati creati per sopravvivere ai periodi di miseria.

Quindi, che cosa dobbiamo cercare di fare se vogliamo fare una dieta e mantenere la dieta nel tempo?

Innanzi tutto la dieta non deve essere un meccanismo che serve per perdere peso, ma deve essere un meccanismo che serve come stile di vita.

Un altro aspetto fondamentale è di avere un supporto elevato da parte delle persone che ci circondano.

Sarebbe del tutto inutile metterci a fare una dieta quando, nella nostra famiglia, tutti mangiano in maniera sconsiderata cibi che si trasformano rapidamente in zucchero e grasso. Potremmo farcela inizialmente, per un mese o due, ma poi alla fine ricominceremmo a mangiare come prima.

Importantissimo, infine, avere una motivazione psichica profonda.

Si è visto, infatti, che la motivazione psichica profonda viene stimolata dal fare attività fisica tutti i giorni. Fare attività fisica tutti i giorni stimola la parte razionale del nostro cervello e quindi impedisce (o, almeno, diminuisce) la voglia di mangiare i cibi che si trasforma rapidamente in zucchero e grassi.

Non bisogna dimenticare che tutte le persone hanno una parte razionale ed una parte impulsiva. La parte impulsiva è quella che ha permesso la sopravvivenza nel tempo.

Come facciamo a far prevalere la parte razionale sulla parte impulsiva

Stimolandola, appunto:

• facendo attività fisica tutti i giorni;
• riflettendo sulle conseguenze delle nostre azioni. Se ci viene voglia di mangiare un po’ di cioccolato, occorre fermarci un attimo e pensare a quello che succederà una volta che l’avremo mangiato.

Con questi accorgimenti possiamo essere in grado di riuscire a tenere più controllato il nostro sistema.